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Resistenza al fuoco dei giunti in edilizia

 

 
Negli edifici, i giunti devono avere resistenza al fuoco di durata almeno uguale a quella degli elementi che uniscono. Non sempre in passato questa regola è stata applicata nella progettazione. Questo articolo richiama i criteri che progettisti e costruttori devono prendere in considerazione.
 
I giunti che uniscono tra loro le parti di un edificio, a formarne la struttura, compensano gli assestamenti e consentono di evitare l'insorgere di tensioni fra i singoli elementi costruttivi. All'origine delle tensioni nella struttura possono esserci diverse ragioni. Ad esempio, la subsidenza e la dilatazione o contrazione del calcestruzzo, ma possono influire anche fattori esterni quali variazioni della temperatura, umidità, vento, scosse sismiche o deformazioni elastiche. Anche eventuali errori progettuali possono produrre tensioni inattese.

I giunti, a seconda della loro forma e delle indicazioni di progetto, vengono chiusi usando vari tipi di materiali sigillanti con funzioni di isolamento termico e/o acustico, di tenuta alle infiltrazioni d'acqua e di protezione degli elementi strutturali.

Progettisti e costruttori devono comunque tener conto anche di circostanze specifiche dell'edificio, quali i prevedibili assestamenti, la larghezza degli spazi da sigillare, la profondità di riempimento frontale e quella posteriore, ecc., oltre a considerare le norme di prevenzione incendi applicabili.

I sigillanti si distinguono in base alla loro classe di elasticità, indicata da un numero che identifica la capacità di movimento ovvero la percentuale di allungamento massimo d'esercizio. In caso di applicazione ad elementi aventi una determinata classe di resistenza al fuoco, il progetto deve ovviamente prescrivere che anche il sigillante soddisfi almeno gli stessi requisiti degli elementi che congiunge, oltre a tutti gli altri requisiti fisici richiesti dalla struttura.

In passato però non sempre i progetti specificavano chiaramente come un particolare giunto dovesse essere sigillato. Le normative e le certificazioni di idoneità delle costruzioni spesso non evidenziavano il necessario collegamento tra la classificazione di resistenza al fuoco delle strutture e le specifiche progettuali che ne dovevano conseguire per i giunti.

Ora, in base alla Linea guida europea ETAG 026, le prove eseguite a norma ISO 11600 sono lo standard di riferimento per la valutazione e per i test dei sigillanti ai fini del Benestare Tecnico Europeo (ETA). Conseguentemente progettisti e operatori del settore dispongono di un riferimento certo per le scelte applicabili ai progetti e alle costruzioni degli edifici e dei giunti resistenti al fuoco in essi presenti.
 
Progettazione di un giunto edile classico

Fig. 2: Protezione frontale con silicone resistente al fuoco e riempimento posteriore con lana minerale.

I giunti edili sono di norma realizzati con la posa di un primer, un riempimento posteriore e un sigillante. L'applicazione deve assicurare che il sigillante possa adattarsi ai movimenti della struttura. La classe di elasticità richiesta al giunto dipende dal movimento atteso.

Per il fissaggio ottimale del sigillante alle pareti laterali si applica innanzitutto un agente adesivo (primer), che ha anche la funzione di legare le piccole impurità quali polveri o particelle staccatesi dalla superficie del calcestruzzo.

Il riempimento posteriore funge da tampone di fondo, che oppone una superficie uniforme e definita alla penetrazione del sigillante. E' consigliabile che il riempimento sia realizzato con un cordone cilindrico, di modo che il sigillante vi aderisca con una forma arcuata, concava verso l'interno su entrambi i lati.
Fig. 3: Silicone resistente al fuoco su entrambi i lati del giunto con due cordoni in PE di supporto.
Il riempimento posteriore dev'essere di materiale compatibile col sigillante e comunque più largo del giunto, per poter opporre sufficiente resistenza contro la penetrazione frontale del prodotto. Se il materiale di riempimento non tampona sufficientemente, si rischia che il sigillante non aderisca bene ai bordi lasciando delle discontinuità. In questo caso le tensioni indotte dai movimenti della struttura si scaricherebbero sul sigillante in modo non uniforme, compromettendone la tenuta.
 
Criteri costruttivi dei giunti di dilatazione
I giunti di dilatazione dovrebbero di norma raggiungere una larghezza di almeno 10 mm. Non devono in alcun caso essere larghi meno di 5 mm, altrimenti provocherebbero tensioni eccessive sul sigillante. Per contro, se dai calcoli risulta una larghezza maggiore di 35 mm, è opportuna una verifica del progetto.

La profondità di riempimento frontale dei giunti con larghezza >/= 10 mm sarà la metà della larghezza, con un massimo di 15-20 mm. In quelli più stretti di 10 mm la profondità di riempimento dovrebbe corrispondere alla larghezza.
 
Specifiche per giunti resistenti al fuoco
Le norme di prevenzione incendi per gli edifici prevedono i requisiti dei compartimenti e la resistenza al fuoco che devono avere le pareti e i soffitti. Se gli elementi adiacenti al giunto sono classificati, la stessa classe di resistenza la fuoco va estesa anche al giunto.

Il certificato di idoneità per i sistemi di giunzione è costituito dal Benestare Tecnico Europeo (ETA). Si devono quindi innanzitutto impiegare sigillanti provvisti di certificato di idoneità conforme alla classe delle pareti e dei soffitti a cui vanno applicati. E' inoltre importante che non solo il materiale sigillante sia conforme, ma che anche la specifica progettuale dell'intero sistema di giunzione sia collaudata e classificata.

Poiché le specifiche di giunzione vanno applicate a progetti di costruzioni perlopiù personalizzate, non seriali, è auspicabile che lo scopo e il campo di applicazione dichiarati nei certificati di idoneità coprano il più ampio spettro casistico possibile.

Particolare attenzione va prestata al fatto che la euroclasse BL di reazione al fuoco del sigillante non è sufficiente a consentirne l'impiego in mancanza di una separata certificazione di resistenza al fuoco dell'intero sistema di giunzione. Infatti la classe BL definisce solo la reazione al fuoco del materiale, non la durata della sua resistenza.
 
Struttura di un giunto sigillato resistente al fuoco
Per i sistemi di giunzione classificati il progetto esecutivo è di vitale importanza. Occorre verificare dettagliatamente i seguenti parametri indicati nei test europei di resistenza al fuoco:
  • Tipologia e posizione dei componenti tra i quali il giunto va installato
  • Materiali di cui consistono le pareti e i soffitti (spigoli e superfici di adesione)
  • Profondità e larghezza del giunto
  • Materiale e dimensione del riempimento di fondo
  • Tipo di sigillante e di primer
  • Funzione del giunto (collegamento di elementi strutturali, installazione di vetri, giunzione di rivestimenti di facciata)
Non sono ammesse deroghe dall'esecuzione prescritta nel certificato di idoneità, che potrebbero influire negativamente sul comportamento del giunto e quindi sulla sua resistenza al fuoco. Se si esegue una variazione è indispensabile ottenere un nuovo certificato. Non è utilizzabile un attestato di equivalenza eventualmente rilasciato dal produttore di un altro materiale. L'uso di prodotti alternativi è consentito solo se questi sono specificati nel certificato d'idoneità del sistema di giunzione.
 
Conclusione
Occorre tenere sempre presente che le disposizioni vigenti per i sistemi di sigillatura dei giunti hanno lo scopo di garantire l'affidabilità della loro tenuta in caso d'incendio. Essi devono infatti non solo avere proprietà di riempimento del giunto, ma anche essere idonei a formare una robusta barriera di compartimentazione.
 
Autore: Dipl.-Ing. Marc Zimmermann  -  AD Zapp-Zimmermann GmbH, Colonia (Germania)
 
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